Quanto catrame ti fumi?

Sottoponiamo alla vostra attenzione un video che ci da l’idea di quanto catrame depositiamo nei nostri polmoni dopo aver fumato 20 pacchetti di sigarette.

Si. Hai letto bene. “Solo” 20 pacchetti di sigarette. Il fumatore accanito può fumarseli in 10 giorni. Chi viaggia a un media di 1 pacchetto al giorno impiega 20 giorni. Chi fuma meno, diciamo 10 sigarette al giorno, ovviamente impiega 40 giorni.

Qualcuno può obbiettare che nessuno fuma per intero una sigaretta senza perderne una boccata come avviene con l’apparecchio utilizzato nell’esperimento. Sono d’accordo. Ammettiamo allora che di ogni sigaretta ne vada persa circa la metà, perché si chiacchiera con gli amici, perché si butta via spesso l’ultimo pezzo.

Se così fosse semplicemente i tempi raddoppiano, cioè per avere depositata nei polmoni la quantità di catrame che si vede nel video, una persona che fuma 10 sigarette al giorno, non per intero ma solo la metà, impiega 80 giorni.

Ma quale fumatore ha fumato solo 20 pacchetti di sigarette nella sua vita? Se pensiamo che un fumatore è legato alla sigaretta per anni… i pacchetti diventano centinaia e la quantità di catrame, che si vede alla fine del video, dobbiamo immaginarcela tanto grande da riempire almeno un paio di pentole a pressione… e a quel punto… addio polmoni.



Link al video su youtube

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Fumare fa venire mal di schiena


Soffri di lombalgia? Il fumo può esserne la causa.

Queste le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori del Finnish Institute of Occupational Health dopo aver esaminato 40 ricerche condotte per scoprire un legame tra sigarette e lombalgia su un totale di ben 300 mila adulti e adolescenti.

Insomma un altro buon motivo per smettere di fumare visto che: “chi fuma ha circa il 30% in più di possibilità di soffrire di mal di schiena rispetto a chi non ha mai fumato” secondo quanto afferma uno degli autori della ricerca.

Quale il motivo? Il fumo ha un noto effetto di vascocostrizione sul microcircolo provocando per questo una riduzione della respirazione cellulare. Ciò comporta più facile infiammazione e quindi dolore. Il cerchio si chiude in fretta. Fumo di sigaretta = Lombalgia.

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Ma facciamola finita...


Fumo, la droga dei poveri e dei deboli

1° giugno 2005: il Corriere della Sera.

Primo: l’OMS ha inserito il fumo di tabacco tra le 88 sostanze SICURAMENTE cancerogene.

Secondo: il fattore di rischio più determinante per lo sviluppo del cancro non è l’inquinamento atmosferico ma il fumo.

Terzo: anche il fumo passivo è pericoloso. A causa del fumo indiretto il rischio di infarto cardiaco aumenta di circa il 30% e il rischio d’asma raddoppia rispetto a chi non è esposto al fumo.

Quarto: il fumo provoca “problemiacuti: la riduzione della prestazione sportiva, l’irritazione degli occhi la tosse e "problemi" cronici: è stato fatto un elenco di ben 25 tipi di malattie legate al fumo, ad esempio: bronchite cronica, aumento rischio di tumore al polmone, rischio doppio di infarto, rischio anche quadruplicato di aneurisma aortico e cerebrale, rischio aumentato di tumore alla vescica, al pancreas, al rene ecc. ecc.

C’è da sentirsi male. Ma le cose stanno così.

Cosa fare? L’attuazione dei punti basilari del Piano presentato a Helsinki nel 2003: aumentare il prezzo delle sigarette, potenziare i servizi di supporto a chi vuole smettere di fumare, fare campagne stampa adeguate a tappeto, coinvolgere le scuole nella prevenzione.

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Articolo del Corriere della Sera in versione integrale: http://www.corriere.it/Primo_Piano/